Risposte a domande frequenti – FAQ

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  1. In base a quali criteri avete fatto le scelte riportate su questo sito?
  2. Quanto possiamo essere sicuri che nostro figlio non riesca a scoprire la password o ad aggirare il sistema di protezione?
  3. Perché bisogna evitare la pornografia su Internet? Che male fa?
  4. Il vero problema è la pedofilia, non la pornografia.
  5. Se uso un traduttore automatico oppure la cache di Google riesco a ottenere pagine che i filtri normalmente bloccano. Come è possibile?
  6. Perché URL filtering non è efficace come lo è content filtering?
  7. Mi interessa capire meglio i problemi legati al controllo dei contenuti su Internet inadatti ai bambini.
  8. Il modello biblioteca di casa o walled garden è troppo restrittivo perché non si possono fare ricerche su Internet.
  9. Su YouTube c’è pornografia?
  10. Ho una domanda da porre.

  1. In base a quali criteri avete fatto le scelte riportate su questo sito?

    Per anni abbiamo sottoposto a test diversi sistemi di controllo della navigazione in italiano, adatti all’uso personale, che danno la possibilità di prova gratuita: i risultati sono nella tabella storica di confronto. Le differenze tra i prodotti sono notevoli e nessuno è perfetto. Per semplificare la scelta degli utenti,  abbiamo preferito dare attualmente consigli solo su alcuni filtri che, a nostro parere, hanno le caratteristiche ottimali per le famiglie, le scuole, le comunità. Tutte le conclusioni sono ovviamente opinabili, ma ragionate.

  2. Quanto possiamo essere sicuri che nostro figlio non riesca a scoprire la password o ad aggirare il sistema di protezione?

    Conviene usare una password non banale (come sarebbero il nome del nonno o qualche data di nascita). I sistemi attuali hanno protezioni dalla violazione piuttosto robusti: per violare la password ci vuole tempo e spesso è necessario reinstallare tutto il sistema operativo o fare operazioni che non passano inosservate.
    Il metodo più subdolo di carpire una password è installare un keyboard logger, cioè un programma nascosto che registra tutto ciò che un utente scrive. Se un ragazzo arriva a questo livello, bisogna preoccuparsi perché ha un atteggiamento da ladro.

  3. Perché bisogna evitare la pornografia su Internet? Che male fa?

    Oltre al danno morale personale e alla mercificazione del sesso (in particolare trattando la donna come oggetto), navigando su siti pornografici c’è il rischio di essere truffati, soprattutto quando è richiesto un pagamento con carta di credito. Sono frequenti casi di addebiti superiori al previsto o di riutilizzo improprio della propria password da parte dei gestori di siti porno.
    Un altro danno è causato dall’alta frequenza di virus presenti nei luoghi di Internet basati su oscenità.
    Non va dimenticato che l’art. 21 della Costituzione afferma: “Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni e ci sono gli articoli 528 e 529 del Codice penale che proibiscono la diffusione di pubblicazioni e spettacoli osceni”. La definizione di “buon costume” è stata ribadita nella Delibera n. 23/07/CSP dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

  4. Il vero problema è la pedofilia e non la pornografia.

    Nella relazione di Michele Crudele al convegno Internet e Minori del 13 dicembre 2004 presso il Ministero delle Comunicazioni è spiegato come la diffusione della pornografia favorisca i pedofili. I bambini sono meno sensibili alle immagini erotiche a causa della continua esposizione in TV, per strada e sulla rete. Per questo motivo non si spaventano di fronte ai primi approcci dei pedofili che mandano loro immagini di bambini in atti osceni e la curiosità li porta ad andare avanti. Anche nel sito della Polizia postale e delle comunicazioni si faceva un’affermazione analoga: “I ragazzi in età pre-adolescenziale e adolescenziale hanno naturalmente una certa curiosità verso il sesso: è normale e naturale. È probabile che effettuino ricerche su questo argomento utilizzando la Rete. È importante sapere però che pedofili e molestatori di bambini inviano materiale pornografico o pedo-pornografico per ridurre le inibizioni dei bambini, per indurli a parlare di sesso e per convincerli della naturalezza dei rapporti sessuali tra adulti e bambini. Per questo è importante cercare di capire come vostro figlio sia entrato in possesso di quel materiale”.

  5. Se uso un traduttore automatico oppure la copia nella cache di Google o di un altro motore di ricerca riesco a ottenere pagine che i filtri normalmente bloccano. Come è possibile?

    Se il filtro è basato solamente su una lista di siti proibiti, non scatta il controllo perché la pagina non proviene dal sito proibito ma da Google o dal motore che ho usato. Se invece il filtro analizza le parole, in alcuni casi sarà bloccata la pagina cache e anche la traduzione, se la lingua è supportata dal filtro. Non tutti i filtri riescono a bloccare questa cache

  6. Perché URL filtering non è efficace come lo è content filtering?

    URL filtering vuol dire che l’analisi si basa su un elenco di siti classificati precedentemente a mano o automaticamente: blocca tutto il sito se lo inserisce nella categoria proibita. Per quanto grande, questo elenco non può mai essere esaustivo, ma soprattutto non riesce a individuare le pagine negative contenute in siti positivi, come i giornali on line che contengono sezioni pornografiche, oppure quei siti che cambiano continuamente contenuto alternando testi innocenti con osceni.
    Invece content filtering vuol dire che analizza ogni pagina al momento e la classifica in base alle parole effettivamente presenti. Purtroppo, se una pagina contiene solamente immagini senza parole, di solito neppure il content filtering è in grado di classificarne il contenuto e quindi il filtro risulta inefficace a meno che la pagina non appartenga a un sito notoriamente negativo.

  7. Mi interessa capire meglio i problemi legati al controllo dei contenuti su Internet inadatti ai bambini.

    Nella pagina degli Approfondimenti trovi una bibliografia di materiali disponibili in rete o in libreria. Puoi anche seguire uno dei video di lezioni, interviste e conferenze.

  8. Il modello biblioteca di casa o walled garden è troppo restrittivo perché non si possono fare ricerche su Internet.

    Non è vero: ad esempio basta inserire Google.com con l’opzione SafeSearch fra i siti permessi e si potrà cercare qualsiasi cosa. Usando la copia nella cache di Google si potranno leggere le informazioni cercate e se il sito è veramente utile, lo si potrà aggiungere alla lista. Tuttavia è necessario fare attenzione al problema dei contenuti negativi nella cache e al fatto che tra le immagini di Google ci sono contenuti molto pericolosi.

  9. Su YouTube c’è pornografia?

    Nel 2008 Google, proprietario di YouTube, ha ristretto le condizioni di pubblicazione (in inglese) impedendo di mostrare filmati esplicitamente pornografici. Tuttavia esiste una notevole quantità di video a sfondo erotico, sia pure senza nudi integrali, ai quali si può accedere dichiarando di essere maggiorenni. E ci sono i filmati di tipo medico che contengono immagini di organi genitali.

  10. Ho una domanda da porre.

    Puoi scrivere a ilfiltro @ elis.org. Risponderemo appena possibile.