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Internet è parte della vita quotidiana di ogni bambino: comincia spesso a un anno con il tablet e continua con il telefonino appena va a scuola. L’accesso alla rete è costante e costituisce un legame con compagni, amici e familiari e rapidamente non riesce a prescindere dallo smartphone. Quasi mai ha un sistema di protezione (un “filtro” o “parental control“) per evitare di incappare in contenuti poco adatti alla sua età. Come riferisce Dataroom, in Italia il 44% dei ragazzi tra 14 e 17 anni guarda video porno (contro il 5% delle ragazze), mentre un terzo degli adolescenti tra 11 e 12 anni ne ha visto almeno uno. D’altronde, nel nostro Paese il sito più frequentato risulta Pornhub (fonte: Semrush). Una conseguenza è che il 70% dei giovanissimi che guarda video porno ha comportamenti sessisti percependo le donne come oggetti di piacere; invece lo stesso comportamento è mostrato dal solo 30% di chi non li guarda. E ci sono anche altri comportamenti negativi conseguenti a questa fruizione.

Un genitore o un educatore dovrebbe intervenire proteggendo la navigazione così come protegge il bambino dal freddo, dalle infezioni, dal traffico: invece non lo fa, per ignoranza, per pigrizia o a volte per una vaga impostazione ideologica di difesa della “libertà” di accesso alle informazioni.

In questo sito cerchiamo di aiutare coloro che hanno la responsabilità di minori a tutelarli dai rischi in rete. I consigli non sono condizionati da fornitori o aziende: valutiamo in base alla nostra esperienza e lasciamo la scelta finale sempre al genitore o all’educatore. Anche quando si pensa che il bambino sia capace di togliere la protezione, non per questo la si deve omettere, così come si fa mettere la cintura di sicurezza in auto pur sapendo che è facile togliersela. È tuttavia importante far capire il motivo della protezione e cercare di installarne una che ne renda difficile la disattivazione.

Un rischio per i bambini è l’assuefazione alle immagini erotiche che li rende meno reattivi di fronte alle proposte di pedofili. Soprattutto le adolescenti imitano ciò che vedono e vendono le proprie fotografie oscene in cambio di soldi o regali: davanti alla webcam sparisce la vergogna, purtroppo e l’occasione può essere previa a incontri personali con violenze fisiche.

Ci sono anche altri pericoli: siti pro anoressia e bulimia, pagine razziste, a favore della droga o con istruzioni per costruire bombe. Anche questi possono essere filtrati.

Non basta però un filtro per garantire sicurezza: è indispensabile il rapporto costante genitori-figli e docenti-studenti con un dialogo aperto sulle opportunità positive della rete. Bisogna insegnare a produrre qualcosa di positivo, facendo leva sugli hobby e sulle passioni personali, anche come antidoto alla frequentazione di siti pericolosi.

Se vuoi organizzare un intervento formativo nella tua scuola o comunità, scrivi a ilfiltro @ elis.org

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Per difendersi e difendere dall’accesso deliberato o involontario a pagine dannose, sono possibili due approcci:

Accettare solo quello che si considera positivo

Il metodo più sicuro e semplice è la biblioteca di casa: i genitori scelgono i siti a cui accedere (eventualmente differenziando fra i diversi figli per età), impedendo l’accesso a tutto il resto. È una soluzione pedagogicamente positiva, adatta ai più piccoli, perché costruisce un percorso personalizzato di apprendimento, evitando la dispersione, oltre che i rischi. Con il diffondersi di immagini e video amatoriali che i filtri non riescono sempre a bloccare, la biblioteca di casa è diventata l’unico mezzo di difesa veramente efficace.

Cercare di bloccare ciò che si considera negativo

Usare un filtro per il parental control: ne consigliamo alcuni, facili da usare, gratuiti o poco costosi. Si può decidere quello più adatto alla propria situazione e configurarlo opportunamente per impostare ad esempio gli orari di navigazione, le categorie da bloccare, i programmi da non eseguire e le altre opzioni.

Scrivi 02534780586 e firma nel riquadro “Sostegno del volontariato” per dare il tuo 5 per mille all’Associazione Centro ELIS per la difesa dei bambini in rete.

Non ti costa nulla e aiuterai a proteggere i minori su Internet.

Ultimo aggiornamento: 2024-01-06