Cyberbullismo tra i giovani in Europa
2016-08-30
Il Comitato LIBE (Libertà civili, Giustizia e Affari interni) del Parlamento Europeo ha pubblicato un denso studio sul fenomeno del bullismo telematico analizzando dati raccolti in Estonia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Romania, Svezia e U.K.
Tra i risultati principali:
- Non c'è una definizione di cyberbullismo condivisa a livello Europeo; inoltre gli studiosi non sono concordi sulla differenza dal bullismo tradizionale
- Si rileva un aumento dei casi di cyberbullismo negli ultimi anni (cita fonti che dichiarano che nel 2014 il 12% dei ragazzi tra 9 e 16 sono stati oggetto di cyberbullismo, mentre nel 2011 lo era stato il 6%)
- Mancano dati sul fenomeno in alcuni Paesi membri
- Non ci sono standard legali internazionali, ma soprattutto nessuno dei 28 Paesi membri ha normative specifiche sul cyberbullismo, né penali, né civili
- Alcuni studi concludono che le vittime di cyberbullismo hanno maggiori probabilità di diventare cyberbulli a loro volta
- I cyberbulli sono spesso anche bulli nel senso tradizionale del termine
Fonte della notizia:
Parlamento Europeo: Documento completo in inglese