Progetto pilota di educazione alla legalità informatica in Sicilia

Relazione finale

31 dicembre 2008

L’obiettivo

Nella situazione attuale di rapida crescita dell’uso delle tecnologie fra i ragazzi e le ragazze, la scuola italiana si trova ancora impreparata ad affrontare la sfida di formare gli studenti ad un loro impiego responsabile. I rischi della navigazione su Internet si sommano alla facilità di commettere azioni illegali. Le sanzioni non sono sempre facili da comminare e spesso non sono conosciute. Non è formativo partire dal regime sanzionatorio per insegnare a rispettare le norme vigenti. È necessario far comprendere la ratio legislativa ed educare a una cultura del rispetto dei beni “digitali”, divenuti ormai tanto importanti quanto quelli “materiali”.

Il progetto pilota di educazione alla legalità informatica si è proposto l’obiettivo di insegnare ai tecnici dei laboratori di informatica delle scuole secondarie di II grado della Sicilia quali sono le attività pericolose e proibite in ambito informatico e di telecomunicazione, anche per limitarne le loro conseguenze negative. I tecnici di laboratorio sono spesso gli interlocutori privilegiati degli studenti: non avendo compiti valutativi verso questi ultimi, ne ricevono con maggiore trasparenza confidenze sul loro comportamento nell’informatica e su Internet, rispondendo anche alle loro domande. Una corretta formazione dei tecnici può quindi essere particolarmente efficace per influire sulla formazione dei giovani al retto uso della tecnologia.

Gli enti promotori

Progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione, Università e RicercaLa proposta del progetto è nata al termine del 2007 all’interno della Commissione “Bullismo a Scuola” del Ministero della Pubblica Istruzione, su iniziativa del suo componente prof. Michele Crudele.

All’inizio del 2008 la Direzione generale per lo studente ha scelto la Sicilia come destinataria del progetto pilota e ha dato mandato all’IPSSAR Paolo Borsellino di Palermo di avviare il corso, affidandone lo svolgimento all’Associazione Centro ELIS, nell’ambito delle attività del portale www.ilFiltro.it

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, la SIAE, l’ANSSAIF – Associazione Nazionale Specialisti Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria, e l’Associazione Meter hanno collaborato all’iniziativa con lezioni e incontri con i partecipanti.

I destinatari

Tecnici della provincia di PalermoSono stati inizialmente invitati i tecnici di laboratorio di informatica (ATA) dei circa 150 Istituti Professionali della Sicilia per privilegiare una categoria scolastica abitualmente meno oggetto di attenzioni. Poiché le adesioni sono state inferiori all’offerta formativa, l’invito è stato esteso ai circa 180 Istituti Tecnici e, negli ultimi giorni, anche alle altre 170 scuole secondarie di II grado siciliane, per riempire gli ultimi posti disponibili.

L’invito è stato spedito per posta elettronica all’indirizzo ufficiale riportato nell’archivio ministeriale disponibile su Internet. All’invio elettronico è seguita una telefonata a tutte quelle sedi che non avevano risposto. Da questi colloqui abbiamo dedotto che in diversi casi il messaggio è stato ignorato e in altri considerato poco importante: alcune segreterie non l’hanno inoltrato al dirigente scolastico o ai diretti interessati. Diversi partecipanti al corso hanno sottolineato che le scuole ricevono molte proposte, ma non sempre si tratta di iniziative di qualità per cui c’è a volte scetticismo di fronte a nuove iniziative. Alcuni auspicano un canale privilegiato che dia garanzia della validità dell’offerta formativa.

Pochissime scuole hanno preferito inviare al corso un docente piuttosto che un tecnico (ATA).

La metodologia

Nei mesi di aprile e maggio 2008 nelle sedi di Palermo, Catania, Siracusa e Caltanissetta sono state svolte lezioni teoriche e pratiche per due intere giornate in ogni città. Nel mese di ottobre si è svolta la giornata conclusiva in ognuna delle sedi, nella quale è stata completata la formazione ed è stato possibile confrontare le diverse esperienze dei partecipanti nel periodo dopo la prima fase.

Un elemento caratteristico della formazione è stata la disponibilità di una rete di computer costituita ad hoc in ognuna delle sedi, a cura dei Sistemi Informativi ELIS, dotando ciascun partecipante di un portatile wireless sul quale esercitarsi in tecniche di analisi e simulare violazioni. Non abbiamo voluto infatti interferire con le attività ordinarie delle scuole ospitanti, evitando così rischi di sicurezza durante le esercitazioni più “distruttive”.

Tutti i partecipanti hanno avuto a disposizione – e l’avranno fino a fine 2009 – una piattaforma e-learning per scambiare informazioni, discutere su soluzioni di problemi e consultare i materiali didattici e le registrazioni audiovisive delle lezioni. Una selezione di questo materiale è a disposizione di tutti sul portale pubblico www.ilFiltro.it

I contenuti e i docenti

Maria Cinque insegna a CaltanissettaPrima dell’inizio delle attività didattiche, i partecipanti sono stati invitati a completare un test informativo con la finalità di tarare la profondità degli argomenti in base alle loro conoscenze e aspettative. Avevano a disposizione sette minuti per completarlo sulla piattaforma e-learning a loro disposizione ed erano invitati a non cercare fonti per le risposte, basandosi invece solo sulla propria memoria. Era chiaramente specificato che il test non aveva nessuna funzione valutativa.

Alcune domande erano a riposta aperta e altre a scelta tra opzioni. Nell’allegato alla relazione completa è possibile leggere le risposte dei 116 partecipanti che hanno compilato il seguente questionario:

  • Che cosa si aspetta da questo corso?
  • Quali argomenti desidera che siano trattati nel corso?
  • Che cosa è il phishing?
  • Quanti computer deve gestire nell’Istituto in cui lavora? Che sistema operativo usano?
  • Se nel suo Istituto esistono sistemi di protezione (firewall, filtro famiglia o altro), anche se non tutti utilizzati, può farne l’elenco indicando nomi e produttori?
  • Quale è la differenza tra virus e worm?
  • Quando è utile o necessario utilizzare un firewall in rete?
  • Ad oggi, non esiste un metodo di facile applicazione per filtrare la navigazione di un utente, proteggendolo dalla maggior parte delle insidie della rete. Vero o falso?
  • In caso di violazione di norme sulle comunicazioni informatiche da parte di uno studente, la scuola non ha nessuna responsabilità. Vero o falso?

Francesco Re della Polizia Postale e delle Comunicazioni fa lezione a PalermoLa scelta dei contenuti didattici è stata aggiornata rispetto alla proposta iniziale e i docenti sono stati informati del livello di conoscenza tecnica dei partecipanti. Come di consueto, si è notata tra di loro una disparità di competenze iniziali, ma trattandosi di specialisti, tranne un paio di eccezioni, il livello di partenza è stato sufficiente per affrontare i temi in profondità.

Il corpo docente è stato selezionato in base all’esperienza specifica e alle capacità didattiche. La collaborazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata preziosa, così come quella della SIAE e dell’ANSSAIF – Associazione Nazionale Specialisti Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria. Essendo particolarmente attiva in Sicilia, abbiamo scelto l’Associazione Meter ONLUS come testimonianza delle attività del terzo settore nell’ambito della difesa dei minori.

I collegamenti sui titoli delle lezioni portano alla registrazione audio con diapositive sincronizzate
ArgomentoDocenteIncarico nel 2008
Sicurezza delle comunicazioni IP e dei sistemiEmilio TonelliResponsabile ELIS Lab, specialista in sicurezza informatica
L’affidabilità dei siti InternetMaria CinqueDipartimento di ricerca educativa e didattica, Università Campus Bio-Medico di Roma
L’identità digitale e la sua protezione
Gli strumenti informatici di tutela dei minori su InternetMichele CrudeleDirettore Centro ELIS, docente di Informatica all’Università Campus Bio-Medico di Roma, specialista in protezione dei minori su Internet
Internet come risorsa educativa
Metodologia dell’autoaggiornamento
Tecniche di difesa della rete scolastica
La normativa sui crimini informatici e l’azione di prevenzione e indagine della Polizia PostaleMarcello La BellaVice Questore Aggiunto – Dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania
Francesco RePolizia Postale e delle Comunicazioni di Palermo
Le truffe e i sistemi di attacco di social networkingAnthony Cecil WrightPresidente ANSSAIF – Associazione Nazionale Specialisti Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria
La tutela del diritto d’autoreCorrado Lo IaconoSIAE
La normativa sulla legalità informaticaValentina Frediani e Andrea D’AgostiniConsulente legale informatico, Studio legale Frediani
L’attività delle associazioni in difesa dei minoriDon Fortunato Di Noto, Patrizia Trovato, Guendalina Di Fede, Adriana PassarelloAssociazione Meter Onlus: Presidente e collaboratrici
Migliorare la legalità informatica a scuolaGiancarlo ScafidiDocente di informatica negli Istituti Tecnici
Laboratorio informatico di sperimentazioneMarco NicchiResponsabile Sistemi Informativi ELIS
Piero BacarellaSpecialista in linguaggi e tecnologie multimediali

I partecipanti e il loro gradimento

Aula attrezzata con portatili wirelessTecnici di laboratorio di informatica provenienti in massima parte da Istituti Professionali e Tecnici siciliani hanno partecipato alla prima fase della formazione. A questi si sono aggiunti alcuni docenti incaricati dei laboratori, inviati dalle scuole in sostituzione dei tecnici, per un totale di 119 partecipanti nelle prime due giornate di cui 109 sono stati presenti nella giornata conclusiva e hanno ricevuto l’attestato.

A conclusione del corso, tutti hanno avuto la possibilità di compilare un questionario di gradimento: hanno scelto di rispondere 84 partecipanti, corrispondenti al 77% del totale dei presenti all’ultima sessione.

L’elevato grado di soddisfazione è rappresentato dalle risposte e dai commenti, riportati integralmente nell’allegato alla relazione finale completa. Da queste osservazioni emerge la necessità di rafforzare il ruolo degli Assistenti Tecnici nella scuola, formando loro in modo specifico e ampliando l’educazione alla legalità informatica anche ai docenti e agli studenti. Nei dialoghi con i partecipanti è emersa l’importanza del ruolo che in questo momento i tecnici di laboratorio di informatica hanno nella protezione degli studenti dai rischi di Internet e nel mantenimento della legalità dei comportamenti di tutti coloro che usano Internet a scuola. Purtroppo, a causa della frequente scarsa formazione specifica dei docenti, che non percepiscono i rischi e preferiscono un uso delle risorse di rete senza vincoli, i tecnici sono in alcuni casi obbligati a “rilassare” i controlli, con ovvie conseguenze negative.

Gradimento globalemoltoabbastanzapocoper nulla
La giornata conclusiva ha soddisfatto le sue aspettative?56%44%0%0%
Nel complesso come giudica tutto il corso di educazione alla legalità informatica?86%14%0%0%

Giornata conclusiva

Gradimento della lezionemolto utileutilepoco utileinutile
L’attività delle associazioni in difesa dei minori74%23%3%0%
Tecniche di difesa della rete scolastica69%30%1%0%
La normativa sulla legalità informatica58%41%1%0%
Internet come risorsa educativa56%44%0%0%
Migliorare la legalità informatica a scuola44%54%2%0%
La tutela del diritto d’autore30%68%2%0%

Prima sessione

Al 31 maggio, 85 partecipanti, corrispondenti al 71% dei presenti, avevano compilato la scheda di valutazione, manifestando il seguente gradimento:

Gradimento globalemoltoabbastanzapocoper nulla
Le due giornate hanno soddisfatto le sue aspettative?38%62%0%0%
Gradimento della lezionemolto utileutilepoco utileinutile
Gli strumenti informatici di tutela dei minori su Internet73%27%0%0%
Le truffe e i sistemi di attacco di social networking59%36%4%1%
La normativa sui crimini informatici e l’azione di prevenzione e indagine della Polizia Postale56%39%5%0%
Sicurezza delle comunicazioni IP e dei sistemi48%52%0%0%
L’affidabilità dei siti Internet48%49%2%0%
L’identità digitale e la sua protezione40%55%5%0%
Laboratorio informatico di sperimentazione35%59%6%0%
Metodologia dell’autoaggiornamento31%66%4%0%

Rassegna web

Hanno riportato l’evento diverse agenzia di stampa. Sono ancora disponibili in rete a fine 2008 i seguenti siti:

Conclusioni

Il progetto pilota può essere considerato un successo, alla luce della formazione erogata e del gradimento dei partecipanti.

Dai questionari iniziali emerge il fabbisogno formativo per i tecnici addetti ai laboratori e la necessità di dotare le scuole di idonee attrezzature hardware e software per difendere studenti e docenti dai rischi di Internet.

Da parte della maggioranza dei partecipanti è giunta la richiesta di una maggiore chiarezza nella definizione del ruolo e dei compiti oltre che delle responsabilità giuridiche degli ATA tecnici di laboratorio di informatica, affinché la loro professionalità consenta di proteggere le reti scolastiche in modo efficace.

È stata messa in luce la criticità della situazione nelle scuole primarie e secondarie di I grado dove non sono presenti tecnici informatici, mentre l’utilizzo di Internet e delle reti scolastiche si sta diffondendo rapidamente.

Auspichiamo la prosecuzione di questo progetto in altre regioni, soprattutto del Meridione.

La relazione finale integrale con i commenti dei partecipanti